Stampa & Tributi del 20 dicembre 2023

Autonomie, serve rafforzare l’azione propulsiva e per il decentramento. Riforma fiscale: approvato il decreto di semplificazione degli adempimenti tributari in esame definito. Un nuovo calendario tributario. Dehors senza vincoli per il 2024.

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Autonomie, serve rafforzare l’azione propulsiva e per il decentramento

Dunque, necessita lavorare per l’Italia dei Comuni, rafforzandone l’azione propulsiva, e per il decentramento, imponendo alle Regioni un esercizio delle funzioni più serio, di istituzione pubblica per l’appunto. In quanto tale avvezza alle verità, all’impegno riparatorio, allo sviluppo reale e non già al cerimonialismo di moda ovunque. Quindi occorre un impegno improbo di tutte le istituzioni componenti la Repubblica (articolo 114 della Costituzione), con un Governo impegnato a rimediare ai guasti del Pnrr, formatisi in continuità con gli omologhi Conte 2 e Draghi, che potrebbero essere definitivamente pregiudicativi dell’unità sostanziale ed economica del Paese.

Riforma fiscale: approvato il decreto di semplificazione degli adempimenti tributari in esame definito

In esame definitivo un decreto legislativo di attuazione della delega fiscale, recante misure di razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari. Il decreto punta a razionalizzare in un quadro di reciproca e leale collaborazione che privilegi l’adempimento spontaneo, gli obblighi dichiarativi, riducendone gli adempimenti, ad armonizzare i termini degli adempimenti tributari, anche dichiarativi, e di versamento e a semplificare la modulistica prescritta per l’adempimento degli obblighi dichiarativi e di versamento. Il Consiglio dei Ministri n. 62 nella seduta del 19 dicembre 2023, nell’ambito della Riforma fiscale, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, ha approvato, in esame definitivo un decreto legislativo sulla razionalizzazione e semplificazione delle norme in materia di adempimenti tributari.

Un nuovo calendario tributario

Pronto il nuovo calendario fiscale. Anticipato dal 30 novembre al 30 settembre il termine per l’invio delle dichiarazioni dei redditi che dal 2025 potranno essere trasmesse a partire dal 1 aprile di ogni anno (escluse le precompilate). Stop alla trasmissione dei controlli formali, avvisi bonari e compliance nei mesi di agosto e dicembre senza però specifica sospensione dei pagamenti per i citati atti restando unicamente attiva quella vigente 1 agosto al 4 settembre di ogni anno e non essendo possibile prevederne una ulteriore dal 1 dicembre al 6 gennaio poiché si determinerebbe lo slittamento all’anno successivo di una rilevante quota degli incassi, con effetti sul gettito che dovrebbero trovare adeguata copertura nel bilancio dello stato. Riscritto anche lo scadenzario dei pagamenti con l’aggiunta di una ulteriore rata (che diventano da 6 a 7) alla modalità dilazionata del versamento del saldo e del primo acconto delle imposte con i termini di scadenza delle singole rate allineate al 16 dei mesi, da luglio a dicembre, per soggetti con e senza partita Iva. Stabilizzata inoltre definitivamente la modalità semestrale dell’invio dei dati al portale tessera sanitaria da parte degli operatori obbligati, adempimento che altrimenti sarebbe divenuto a cadenza mensile dal prossimo 1 gennaio. Queste sono le novità principali previste nel decreto legislativo approvato ieri in Consiglio dei Ministri, sugli adempimenti fiscali attuativo della riforma Leo.

Dehors senza vincoli per il 2024

Dehors senza autorizzazione paesaggistica per tutto il 2024, valorizzazione delle botteghe locali, accelerazione sui contatori intelligenti, nuove regole sul diritto d’autore. L’Aula della Camera ha approvato in via definitiva con 153 voti favorevoli, 93 contrari e 16 astenuti il ddl annuale per il mercato e la concorrenza. Il provvedimento, già approvato dal Senato, diventa legge. Di posare in opera temporaneamente, senza previa autorizzazione, su vie, piazze, strade e altri spazi aperti di interesse culturale o paesaggistico, strutture amovibili, quali dehors, elementi di arredo urbano, attrezzature, pedane, tavolini, sedute e ombrelloni, purché funzionali all’attività degli esercizi stessi. Fipe-Confcommercio, la Federazione italiana pubblici esercizi, evidenzia come la disposizione permetterà ai titolari di pubblici esercizi di non richiedere l’autorizzazione paesaggistica e culturale per gli spazi esterni funzionali all’attività di somministrazione di alimenti e bevande.

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Il video

https://www.youtube.com/watch?v=u0tctcbGLzA

Il podcast

https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu