Stampa & Tributi del 19 settembre 2023

Ancora in calo i premi antievasione dei comuni.  Ravvedimento speciale: prima o unica rata entro il 2 ottobre. Probabili aumenti in vista per la Tari 2024.

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Ancora in calo i premi antievasione dei comuni.

Calano ancora i premi per la collaborazione dei comuni nella lotta all’evasione fiscale. Il Ministero dell’Interno ha reso noto di aver disposto l’erogazione del contributo per l’anno anno 2023, che riguarda le attività svolte nel 2022.  Il calo è molto preoccupante, anche perché conferma un trend negativo che pare ormai consolidato: già nel 2015, il numero delle segnalazioni si era ridotto del 27% rispetto al 2014 e del 43% nell’arco dell’ultimo quadriennio. Negli ultimi anni, invece, anche questo numero è caduto in picchiata, fino all’ultimo record negativo. Non per nulla, la Corte dei conti, già nella relazione al rendiconto generale dello Stato per l’anno 2016, aveva definito “marginale” l’apporto dei comuni all’attività di accertamento.

Ravvedimento speciale: prima o unica rata entro il 2 ottobre.

Monica Greco

Scade il 2 ottobre (il 30 settembre cade di sabato) il termine per pagare in unica soluzione o per versare la prima delle otto rate previste per il perfezionamento del ravvedimento speciale delle violazioni tributarie introdotto dalla legge di Bilancio 2023. Il ravvedimento speciale consente di regolarizzare le violazioni commesse sulle dichiarazioni validamente presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e ai periodi d’imposta precedenti, effettuando il pagamento dell’importo dovuto, degli interessi e delle sanzioni ridotte a 1/18 del minimo.

Probabili aumenti in vista per la Tari 2024.

Probabili incrementi in arrivo nel 2024 delle tariffe della tari fino al 9,6%, in seguito all’aggiornamento effettuato dall’Arera del metodo tariffario rifiuti (MTR-2) per il biennio 2024-2025. La deliberazione Arera n. 389 del 4/8/2023 ha apportato alcune significative modifiche al MTR-2, metodo che definisce il limite massimo delle entrate tariffarie derivati dalla Tari o dalla tariffa corrispettiva per l’intero periodo regolatorio 2021-2025, sulla base dei costi efficienti riconosciuti ai gestori. L’Autorità ha quindi aggiornato il limite massimo di crescita, adeguando il tasso di inflazione programmata al 2,7%, in luogo del precedente 1,7% e introducendo una nuova componente (CRI,) che tiene conto dei maggiori oneri sostenuti per il servizio integrato di gestione dei rifiuti negli anni 2022 e 2023, riconducibili alla dinamica dei prezzi di produzione, con un limite massimo del 7%. Inoltre, l’Arera ha adeguato i tassi di inflazione per la rivalutazione dei costi dei bilanci 2022 e 2023, base per i PEF 2024 e 2025, ai ben più elevati valori del 4,5% e del 8,8%.

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Il video

https://www.youtube.com/watch?v=Ep15uOi35hg

Il podcast

https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu