Per la riforma della riscossione la delega fiscale centra l’obiettivo. Resta qualche perplessità. La rottamazione è sprint. Arera, meccanismi perequativi Tari nelle bollette del 2024. Cornice della affissione, no canone patrimoniale.
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Per la riforma della riscossione la delega fiscale centra l’obiettivo. Resta qualche perplessità.
Cesare Glendi – Professore Emerito di Diritto processuale civile presso l’Università di Parma
La riforma fiscale rivede (anche e finalmente) il sistema nazionale della riscossione. I punti di maggiore novità riguardano il progressivo superamento dello strumento del ruolo e della cartella di pagamento per le entrate da affidare all’agente della riscossione e l’individuazione di un nuovo modello organizzativo del sistema della riscossione mediante il trasferimento – in tutto o in parte – delle funzioni o delle attività attualmente svolte dall’agente della riscossione all’Agenzia delle Entrate. Entrambi questi capisaldi, sicuramente innovativi, sono assolutamente condivisibili. Ma nella prefigurazione di questa futura disciplina di completamento attuativo, emerge, d’acchito, una qualche perplessità. Il legislatore delegato non potrà non tenere conto di alcuni arresti della Corte costituzionale, per non mettere a repentaglio quella radicale riforma del sistema tributario di cui l’ordinamento istituzionalmente abbisogna.
La rottamazione è sprint.
di Giuliano Mandolesi
La rottamazione quater è già a pieno regime: con grande anticipo rispetto al 30 settembre l’agenzia delle entrate riscossione completerà l’invio delle comunicazioni delle somme dovute, già in stato più che avanzato, e subito dopo entrerà in funzione il servizio ContiTu con possibilità per i debitori di modificare il proprio piano di definizione agevolata. A ridosso poi della scadenza della decima rata prevista il 30 novembre 2025, i contribuenti che hanno scelto il pagamento del debito in modalità dilazionata riceveranno gli ultimi 8 bollettini postali per completare la rottamazione.
Arera, meccanismi perequativi Tari nelle bollette del 2024.
di Simone Pellegrin
Con la deliberazione 3 agosto 2023 n. 386, Arera ha istituito sistemi di perequazione nel settore dei rifiuti urbani, per la copertura dei costi afferenti a due differenti fattispecie: la gestione dei rifiuti accidentalmente pescati e il riconoscimento delle agevolazioni per eventi eccezionali e calamitosi. La nuova disciplina entrerà in vigore dal 1° gennaio 2024 e sebbene sia passata fino a ora sottotraccia, complice anche la tempistica di approvazione del documento, coinvolgerà direttamente tutti i contribuenti Tari a livello nazionale. Arera ha già infatti stabilito la misura dell’esborso che ogni cittadino dovrà versare contestualmente al pagamento della Tassa Rifiuti, pari complessivamente ad 1,60 euro per ciascuna utenza.
Cornice della affissione, no canone patrimoniale.
Alberto Renda e Gianluca Stancati
Niente canone sulla cornice della pubblicità. Per la determinazione del canone unico patrimoniale (CUP) relativo ai messaggi pubblicitari vanno escluse dal computo le parti del mezzo utilizzato quali cornici, sostegni o decorazioni, le quali non risultano funzionali all’iniziativa di marketing, ma rivestono valenza meramente ausiliaria rispetto all’installazione in quanto tale. Le considerazioni valgono, anche, in caso di utilizzo di un impianto pubblicitario di servizio, un manufatto di pubblica utilità servente all’arredo urbano e/o stradale, come nel caso di comunicazioni promozionali allestite presso fermate di autobus, pensiline, transenne, panchine, orologi e simili contesti. In questi termini si è espresso il dipartimento finanze del ministero dell’economia con risoluzione n. 3/DF del 20 luglio.
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Il video
https://www.youtube.com/watch?v=Ha91GYaqvvU
Il podcast
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