Stampa & Tributi del 26 giugno 2025

L’aggiornamento delle tariffe Cup per il 2025. Cin rinviato a gennaio ‘25- #newsletter #dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi

Concessionari dei tributi locali senza albo: questione alla Corte costituzionale. Confedilizia: imu da blindare. Verso l’esenzione Imu per gli enti non profit accreditati.

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Concessionari dei tributi locali senza albo: questione alla Corte costituzionale.

Dubbi di costituzionalità sull’esercizio dell’attività di riscossione e di concessionario dei tributi locali da parte di una società di scopo o di progetto senza iscrizione al previsto albo. A rimettere la questione alla Corte costituzionale è la Cgt di primo grado di Napoli (giudice Caputo) con l’ordinanza n. 3962 del 13 giugno 2025. La questione di diritto riguarda la legittimità dell’articolo 3, comma 14-septies, della legge n.15/2025, con cui è stato stabilito che l’esercizio dell’attività di concessionario dei tributi locali possa essere svolta anche da una società di scopo o progetto anche senza l’iscrizione all’albo (articolo 53 del Dlgs 446/97), purché risulti iscritta a tale albo la società “madre”, aggiudicataria dell’affidamento del servizio

Confedilizia: imu da blindare.

Alberto Moro

Non opportuno concedere ai Comuni proroghe per stabilire le aliquote dell’Imu. Atteggiamento scorretto che genera confusione nei contribuenti. Questo il sunto di quanto detto dai rappresentanti di Confedilizia in audizione presso la commissione Finanze della Camera sul dl Fisco 84/2025 “Disposizioni urgenti in materia scale”, presieduta dal relatore Vito de Palma.

Verso l’esenzione Imu per gli enti non profit accreditati.

di Sergio Trovato

Deve essere riconosciuta l’esenzione Imu agli enti non prot che gestiscono servizi sanitari, residenze e centri diurni per anziani o disabili e svolgono questa attività con modalità non commerciali, se accreditati o convenzionati con le regioni. È questa la presa di posizione espressa in una risoluzione approvata dal Senato il 18 giugno scorso, primo rmatario il senatore Massimo Garavaglia della Lega. Per la Cassazione, che è intervenuta da ultimo con l’ordinanza 32690/2024, invocata nella risoluzione, non basta il rispetto dei requisiti previsti dal citato decreto per avere diritto all’esenzione, che dovrebbe essere assicurata, a prescindere «da eventuali importi di partecipazione alla spesa da parte dell’utente o dei familiari. In questi casi, infatti, si è in presenza di una forma di conanziamento di servizi prevista per legge, in quanto necessaria a garantire “la copertura del servizio universale”». Quindi, non dovrebbe avere alcuna rilevanza la quota di partecipazione pretesa dall’utente e dalla sua famiglia.

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Il video

https://www.youtube.com/watch?v=_I1CNh36tFM

Il podcast

https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu