Riforma che dimentica i comuni. Enti, sanatoria ad ampio raggio. Riscossione dei grandi morosi. Fondo di solidarietà comunale, il Fondo per l’equità del livello dei servizi rispetta la Costituzione. Rimborsi Imu per 6,5 mld ai comuni colpiti dal Sisma. Rimborso dei minori gettiti Imu, arriva il conguaglio per i Comuni terremotati dal 2016. Incentivi tecnici e controllo sui conti giudiziali: le massime della Corte dei conti.
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Riforma che dimentica i comuni.
di Matteo Barbero
Si punta decisamente verso la coda del sistema (introducendo e potenziando gli istituti che favoriscono l’adempimento spontaneo del contribuente, accompagnati da sistemi premiali di riduzione delle sanzioni che possono essere autonomamente deniti da ciascun ente) ma si trascura la testa, lasciando pressoché inalterata la struttura dei principali tributi su cui vengono costruiti i bilanci. In questo ambito, province e città metropolitane portano a casa due misure importanti, di cui occorrerà valutare l’impatto reale ma che perlomeno rivelano una volontà riformatrice: da un lato, la sostituzione dell’imposta sulle assicurazioni contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli con una compartecipazione all’Irpef, dall’altro la norma antidumping relativa all’imposta provinciale di trascrizione. Per i comuni, invece, non c’è nulla, se non l’ennesimo restyling della tassazione sui riuti, dalla quale gli enti non possono ovviamente ricavare risorse aggiuntive. Anche della riforma del catasto non si parla più.
Enti, sanatoria ad ampio raggio.
di Sergio Trovato
Sanatoria scale ad ampio raggio per regioni, province e comuni. Gli enti territoriali, con regolamento, potranno introdurre nel proprio ordinamento la denizione agevolata per i contribuenti che hanno commesso delle violazioni, deliberando l’esclusione o la riduzione di sanzioni e interessi, anche in sede contenziosa per le controversie pendenti. Il benecio non è circoscritto alle entrate tributarie e può essere esteso alle entrate patrimoniali. Le irregolarità potranno essere sanate entro un termine stabilito, comunque non inferiore a sessanta giorni e per un periodo di tempo determinato, anche se le attività di accertamento e recupero crediti sono state esternalizzate, con l’adamento ai concessionari privati.
Riscossione dei grandi morosi.
di Giuliano Mandolesi
L’ agenzia delle entrate riscossione alla caccia di quasi 13 miliardi di euro nel 2025. Di questi 12.7 miliardi di euro da recuperare nel 2025, 6,4 circa arrivano su input dall’agenzia delle entrate, 3,5 circa dall’inps mentre gli altri sono di competenza di enti vari compresi quelli territoriali e non erariali. Per centrare l’obiettivo saranno attuate tre tipi di attività: quelle “trasversali” nei confronti di tutti i contribuenti indipendentemente dal debito residuo, quelle su “morosità rilevanti” per i soggetti con debiti oltre i 250mila euro e le “campagne mirate” per i decaduti da dilazioni o interventi agevolativi e per coloro che hanno un monte debitorio composto prevalentemente da carichi adati post 2021. Obiettivo 13 miliardi nel 2025.
Fondo di solidarietà comunale, il Fondo per l’equità del livello dei servizi rispetta la Costituzione.
di Alberto Scheda e Giovanni Brugaletta
Un altro capitolo dell’attribuzione delle risorse ai Comuni è stato scritto dalla Corte costituzionale che, con la sentenza n. 45/2025, avalla la scelta di gestire fuori dal Fondo di Solidarietà comunale le risorse aggiuntive per sociale, nidi e trasporto disabili. La Regione Liguria, su sollecitazione del Consiglio delle autonomie locali, ha impugnato di fronte alla Corte costituzionale diversi commi dell’unico articolo della legge 30 dicembre 2023 n. 213. In particolare, la Regione contesta le disposizioni di cui ai commi 494 e 497 che, in attuazione della sentenza della stessa Corte n. 71 del 2023 (Nt+ Enti locali & edilizia del 14 aprile 2023), hanno spostato le risorse del Fondo di solidarietà comunale al nuovo istituito “Fondo per l’equità del livello dei servizi” (Fels). La ricorrente asserisce che tali disposizioni non hanno tenuto in considerazione l’adeguatezza delle risorse in relazione ai fabbisogni di spesa da finanziare nel rispetto del principio di correlazione tra risorse e funzioni e l’effettiva congruità delle stesse per l’attuazione dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep).
Rimborsi Imu per 6,5 mld ai comuni colpiti dal Sisma.
Francesco Cerisano
Rimborsi Imu ai comuni colpiti dal Sisma 2016. La Conferenza Stato-Città ha approvato lo schema di decreto che ripartisce oltre 6,5 milioni di euro ai municipi colpiti dagli eventi sismici vericatisi a partire dal 24 agosto 2016, a titolo di acconto per il rimborso dei minori gettiti Imu riferiti alla prima rata del 2025. L’attribuzione delle somme eventualmente dovute a titolo di conguaglio sarà disposta con un successivo provvedimento. sostegno ai territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, ancora impegnati nel percorso della ricostruzione. A dare notizia dell’approvazione, la sottosegretaria al Mef con delega agli enti locali, Sandra Savino.
Rimborso dei minori gettiti Imu, arriva il conguaglio per i Comuni terremotati dal 2016.
di Daniela Casciola
Approvato in Conferenza Stato-Città lo schema di decreto che ripartisce oltre 6,5 milioni di euro ai Comuni colpiti dagli eventi sismici verificatisi a partire dal 24 agosto 2016, a titolo di acconto per il rimborso dei minori gettiti Imu riferiti alla prima rata del 2025. L’attribuzione delle somme eventualmente dovute a titolo di conguaglio sarà disposta con un successivo provvedimento. Il decreto, che sarà firmato congiuntamente dal Ministro dell’Economia e delle Finanze e dal Ministro dell’Interno, riconosce ai Comuni il ristoro economico per l’esenzione Imu applicata ai fabbricati danneggiati e non ancora ricostruiti o resi agibili.
Incentivi tecnici e controllo sui conti giudiziali: le massime della Corte dei conti.
di Marco Rossi
Destinatari degli incentivi tecnici Nell’ambito dei destinatari degli incentivi sono comprese (dopo il “decreto correttivo”) anche le figure dirigenziali – che sono “personale proprio” dell’Ente – vista l’abrogazione della disposizione che ne disponeva esplicitamente l’esclusione da detto ambito. Pertanto, viene introdotta una deroga al principio di onnicomprensività del trattamento economico dei dirigenti che consente di estendere agli stessi la corresponsione degli incentivi per le funzioni tecniche svolte. Sul piano oggettivo – invece – esulano dall’ambito delle funzioni tecniche le attività amministrative che, sebbene complesse, presiedono alla liquidazione dell’incentivo, che costituisce la fase di natura contabile e finanziaria che conclude l’intero procedimento senza esserne parte costitutiva.
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Il video
https://www.youtube.com/watch?v=-yu8XbCNcb8
Il podcast
https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu