Stampa & Tributi del 15 Febbraio 2025

L’aggiornamento delle tariffe Cup per il 2025. Cin rinviato a gennaio ‘25- #newsletter #dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi

Rottamazione, decaduti senza obbligo di versare entro mercoledì 5 marzo. Rottamazione, via al ripescaggio. Catasto, la revisione d’ufficio della rendita va motivata nei dettagli. Imu e area fabbricabile, esenzione per l’ente non profit solo con comprovata attività istituzionale. Ader affiancata nelle liti.

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Rottamazione, decaduti senza obbligo di versare entro mercoledì 5 marzo.

Legge la riapertura della rottamazione quater ai decaduti al 31 dicembre 2024. La legge 15/2025 di conversione del Milleproroghe, pubblicata sulla «Gazzetta Ufficiale» del 24 febbraio, inserisce nel Dl 2022/2024 l’articolo 3 bis, che ha per l’appunto introdotto una nuova chance per tutti i debitori che hanno presentato la domanda di definizione entro il 30 giugno 2023. A tale scopo, occorre trasmettere, entro la fine di aprile, una apposita istanza all’agenzia delle Entrate – Riscossione, sulla base degli applicativi che verranno messi a disposizione sul sito di Ader, entro 20 giorni. Come chiarito da Ader al Sole 24 Ore (si veda l’articolo «Rottamazione, per i riammessi nuovo piano di pagamento»), la riapertura non determina un rientro dei debitori nell’originario piano dei pagamenti.

Rottamazione, via al ripescaggio.

Fondamentale il momento della trasmissione per i decaduti: a partire dall’invio infatti il sco avrà le mani legate non potendo più iniziare o proseguire procedure esecutive per il recupero del dovuto come pignoramenti, fermi ed ipoteche.

Catasto, la revisione d’ufficio della rendita va motivata nei dettagli.

La revisione d’ufficio della rendita catastale da parte dell’agenzia delle Entrate deve essere accompagnata da un’indicazione dettagliata dei metodi che hanno portato al calcolo dei risultati. La Cassazione, con l’ordinanza 4684/2025, affronta il tema delle analisi che l’amministrazione finanziaria effettua in tema di rivalutazione degli immobili e ridefinizione dei valori registrati al catasto. Un tema diventato di grande attualità con le lettere di compliance che l’Agenzia sta inviando ai contribuenti che non hanno effettuato, come avrebbero dovuto, le comunicazioni di variazione legate alle ristrutturazioni del superbonus.

Imu e area fabbricabile, esenzione per l’ente non profit solo con comprovata attività istituzionale.

L’area fabbricabile è esente da Ici/Imu per l’ente non profit solo se risulta evidente la destinazione allo svolgimento dell’attività istituzionale; la Corte di cassazione con l’ordinanza n. 2364/2025, ha accolto le motivazioni del Comune ricorrente che contestava il mancato pagamento dell’Ici per alcune aree di proprietà di un noto istituto di opere religiose. Osservano i giudici di legittimità che è opportuno ricordare che la norma invocata dal Comune ricorrente, l’articolo 7, comma 1, lettera i), del Dlgs 504/1992, ha subito nel tempo successive modifiche che hanno dato luogo a disposizioni legislative parzialmente diverse. Occorre precisare che le condizioni dell’esenzione Ici/Imu per gli enti non profit sono cumulative nel senso che è richiesta la coesistenza, sia del requisito soggettivo riguardante la natura non commerciale dell’ente, sia del requisito oggettivo in forza del quale l’attività svolta nell’immobile deve rientrare tra quelle previste dall’articolo 7 citato; deve trattarsi, in particolare, di immobili destinati in via esclusiva allo svolgimento delle attività contemplate dalla norma. L’accertamento della natura delle attività in discorso deve essere operato in concreto, verificando che l’attività cui l’immobile è destinato, pur rientrando tra quelle esenti, non sia svolta con le modalità di un’attività commerciale.

Ader affiancata nelle liti.

L’ Agenzia delle entrate riscossione non può stare da sola in giudizio: anché possa essere parte del contraddittorio, è necessario che essa chiami in causa al proprio anco anche l’ente impositore. Compito che invece, dopo la riforma del contenzioso tributario, non spetta al contribuente, come invece erroneamente si pensava. Una delle prime decisioni. Così la sentenza della Cgt di primo grado di Siracusa n.346/03/2025 del 14/02/2025.

Il video

https://www.youtube.com/watch?v=SeMKyTNUgoE

Il podcast

https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu