Stampa & Tributi del 14 Marzo 2025

Giustizia tributaria, conciliazione estesa in Cassazione. Allegati ai ricorsi con meno vincoli. Riscossione in un testo unico Dopo cinque anni addio ai ruoli difficilmente esigibili. All’amministratore una sua pec Il domicilio digitale va distinto da quello della società. Accertamenti Imu da motivare.

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Giustizia tributaria, conciliazione estesa in Cassazione. Allegati ai ricorsi con meno vincoli

Conciliazione in Cassazione per tutti i giudizi pendenti anche se avviati prima del 5 gennaio 2024. Attestazione di conformità degli allegati ai ricorsi rispetto al documento analogico detenuto dai difensori e non più all’originale. Sono questi gli scarni interventi del decreto correttivo sul contenzioso tributario approvato in prima lettura dal Consiglio dei ministri del 13 marzo. L’istituto introdotto oltre un anno fa è stato finora pressoché ignorato sia dall’amministrazione, sia dai contribuenti. Verosimilmente si è ritenuto che tale insuccesso sia dovuto alla sua entrata in vigore (giudizi introdotti dal 5 gennaio 2024) e pertanto è stato esteso anche ai procedimenti precedenti. In realtà non si è considerato che lo scarso appeal è dovuto sia all’esiguo risparmio in termini sanzionatori, sia soprattutto alla indisponibilità degli uffici di discutere la propria pretesa se confermata nel secondo grado di merito. Da auspicare quindi che alla modifica normativa segua anche un differente orientamento degli uffici.

Riscossione in un testo unico Dopo cinque anni addio ai ruoli difficilmente esigibili

Riscossione, arriva il testo unico, ma per metabolizzarlo ci sarà quasi un anno di tempo, fino all’1 gennaio prossimo. Spazio al discarico quinquennale dei ruoli difficilmente esigibili mentre si conferma il divieto di impugnazione dell’estratto di ruolo. Il consiglio dei ministri ha approvato ieri in via definitiva il nuovo testo unico su versamenti e riscossione: 243 articoli, che propongono un riordino della materia allo scopo di accorpare la frastagliata normativa necessaria per attuare la riscossione dei crediti erariali. Fino a oggi le varie norme si trovavano sparse tra le varie leggi esistenti in materia, tra cui in particolare il dpr 600/1973 e il dpr 602/1973.

All’amministratore una sua pec Il domicilio digitale va distinto da quello della società

È il 30 giugno 2025 la dead-line per la comunicazione del domicilio digitale degli amministratori e liquidatori distinto da quello delle società per gli enti antecedenti al 1/1/2025. Per gli amministratori con pluralità di incarichi, ammesso anche lo stesso indirizzo. Esentate le sole società semplici che non svolgano attività commerciale. Sono alcune precisazioni traibili dalle indicazioni operative della nota 12/3/2025 del Ministero delle imprese e del Made in Italy, recante: Registro imprese. Iscrizione del domicilio digitale degli amministratori di imprese costituite in forma societaria.

Accertamenti Imu da motivare

L ‘avviso di accertamento Imu è correttamente motivato se l’amministrazione comunale indica nell’atto la procedura di stima utilizzata per determinare il maggior valore di un’area edificabile. E’ necessario fare riferimento alla zona, all’indice di edificabilità, alla destinazione urbanistica e, in generale, ai criteri stabiliti dalla norma di legge. Lo ha chiarito la Corte di cassazione, sezione tributaria, con l’ordinanza 4698 del 22 febbraio 2025

Il video

https://www.youtube.com/watch?v=pIw2MVmVqN4

Il podcast

https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu