Stampa & Tributi del 13 Dicembre 2024

Concorso alla finanza pubblica sul modello delle regioni- Tarsu, accertamento illegittimo se generico e e il calcolo dell’imposta non è corretto.Tari, delibere da motivare. #newsletter #dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi

Autonomia differenziata al votoValide le notifiche pec con atti firmati in PadesComuni, delibere Imu da rifare Saldo Imu, comuni all’incasso Esenzioni Imu per Covid, impossibile la registrazioneIrpef comunale, più tempo per decidere gli scaglion

#newsletter #dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi

**

Autonomia differenziata al voto

a Cassazione ha dato il via libera al referendum abrogativo sull’autonomia differenziata. L’Ufficio centrale della Suprema Corte ha ritenuto legittimo il quesito proposto dai comitati per la richiesta di abrogazione totale della legge n.86/2024 già picconata il 3 dicembre dalla sentenza n.192 della Corte.Ora la parola definitiva spetterà proprio alla Consulta che dovrà valutare l’ammissibilità del referendum. Non è invece stato accolto il quesito sull’abrogazione parziale della legge Calderoli. Secondo gli Ermellini, infatti, anche dopo la sentenza con cui la Corte costituzionale ha evidenziato sette profili di illegittimità nella legge Calderoli, resta in piedi il fondamento del referendum per l’abrogazione totale.

Valide le notifiche pec con atti firmati in Pades

L egittima la notifica pec di atti della riscossione sottoscritti con firma in Pades. Lo chiarisce la Corte di giustizia tributaria di secondo grado dell’Emilia Romagna con la sentenza n. 778/2024.

Comuni, delibere Imu da rifare

C omuni, sull’Imu delibere da rifare. A seguito della pubblicazione del dm 6 settembre 2024, è entrato in vigore l’obbligo di modulare il prelievo comunale sugli immobili solo all’interno dei paletti definiti a livello centrale, evitando la babele di differenziazioni finora previste localmente. Gli enti, però, devono affrettarsi a rifare i conti, per evitare effetti negativi sui propri bilanci e allegare ai propri provvedimenti il prospetto compilato secondo le schema ministeriale.Uno dei maggiori problemi legati alla gestione dell’imposta (e prima ancora dell’Ici) è sempre stato rappresentato dalla sua eccessiva frammentazione, che in mancanza di regole unitarie precise ha dato vita ad una “giungla” di decine di migliaia di balzelli legati alle più differenti fattispecie, costringendo quindi gli operatori a reperire ed analizzare un numero enorme di provvedimenti, tutti con struttura e contenuti diversi e spesso oggetto di modifica nel corso degli anni

Saldo Imu, comuni all’incasso

A ncora pochi giorni per il pagamento del saldo Imu. Il versamento va effettuato entro lunedì 16 dicembre. Sono tenuti a versare integralmente il tributo i titolari di fabbricati, aree edificabili e terreni che non fruiscono di alcuna agevolazione. La seconda rata deve essere calcolata applicando le aliquote e le detrazioni deliberate dai comuni per l’anno in corso. La somma va versata a saldo di quanto già pagato nel mese di giugno. Il tributo non è dovuto per gli immobili destinati ad abitazione principale sia dalle coppie sposate o unite da un vincolo civile, sia dalle coppie di fatto, che utilizzano due immobili diversi. Non sono tenuti a pagare l’imposta i titolari degli immobili occupati abusivamente, gli enti non profit che utilizzano gli immobili per le attività indicate dalla legge svolte con modalità non commerciali né i possessori di terreni agricoli. L’imposta è dovuta in misura ridotta per gli immobili inagibili, le unità immobiliari date in uso gratuito a parenti in linea retta, i fabbricati di interesse storico o artistico e quelli locati a canone concordato.

Esenzioni Imu per Covid, impossibile la registrazione

Il Dl milleproroghe differirà al 30 aprile 2025 la scadenza prevista dall’articolo 7, comma 4, del Dl 39/2024. Tale disposizione aveva prorogato al 30 novembre scorso i termini entro cui le amministrazioni avrebbero dovuto inserire nei Registri nazionali degli aiuti di Stato gli aiuti fruiti dalle imprese nell’ambito del Quadro temporaneo Covid-19. Secondo relazione illustrativa al Dl 39, e relativo dossier parlamentare, la proroga sarebbe conseguita alle difficoltà dei Comuni nella registrazione delle esenzioni Imu disposte per i soggetti più esposti alle restrizioni pandemiche. Secondo quei documenti, al 29 marzo 2024, data di promulgazione del Dl 39, i Comuni non disponevano ancora delle autodichiarazioni presentate entro il 31 gennaio 2023 che le Entrate avrebbero dovuto rendere loro visibili. Secondo la relazione al Dl 39/2024, gli elementi autodichiarati sarebbero indispensabili per l’adempimento, soprattutto per le esenzioni 2020 in quanto la previgente dichiarazione Imu, nella quale andavano dichiarate, non recava la casella «Esenzione quadro temporaneo Aiuti di Stato» inserita nel modello approvato dal Dm 29 luglio 2022. La proroga al 30 novembre 2024, invero, non ha risolto il problema visto che, ancora oggi, le esenzioni Imu non compaiono nei Registri. Ma neanche l’ulteriore proroga al 30 aprile 2025, con ogni probabilità, sarà risolutiva.

Irpef comunale, più tempo per decidere gli scaglioni

P er l’addizionale comunale Irpef, c’è più tempo per decidere. Il disegno di legge di bilancio 2025 conferma il ridisegno dell’imposta nazionale sui redditi su tre aliquote, ma anche la possibilità per i comuni di mantenere il riferimento ai quattro scaglioni previgenti. La scelta spetta a ciascuna amministrazione che, per il prossimo anno, in deroga alle disposizioni relative al termine di approvazione del bilancio di previsione contenute nell’articolo 1, comma 169, primo periodo, della legge n. 296 del 2006 e nell’articolo 172, comma 1, lettera c), del Tuel, potrà deliberare fino al 15 aprile. Entro tale data sarà possibile sia conformarsi alla nuova articolazione prevista per l’Irpef nazionale, sia fare riferimento ai previgenti scaglioni di reddito previsti dall’articolo 11, comma 1, del Testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 197 del 1986 (Tuir). Resta ferma anche la possibilità di approvare un’aliquota unica, senza differenziazione per scaglioni.

**

Il video

https://www.youtube.com/watch?v=XODgUMgvTlY

Il podcast

https://open.spotify.com/show/5dDNIBPglFDEFeYAlRVvYu