Cartelle, riammessi in 250 mila La rottamazione lascia spiragli In arrivo nuove regole per la determinazione delle tariffe della Tari
#newsletter #dirittotributario #imu #tari #canoneunico #accertamento #riscossione #stampaetributi
***
Cartelle, riammessi in 250 mila
R ottamazione quater, in 250 mila salgono sul treno della riammissione. Con la scadenza del 30 aprile 2025, si è ucialmente chiusa la nestra di riapertura della rottamazione quater, prevista dall’articolo 3-bis del decreto-legge 29 dicembre 2023, n. 202, convertito con modicazioni dalla legge 23 febbraio 2025, n. 15. Secondo quanto Italia Oggi è in grado di raccontare, sono stati circa 250.000 i contribuenti che hanno approttato di questa ulteriore occasione per regolarizzare i propri debiti scali, sfruttando i beneci della denizione agevolata. Le stime iniziali, sul ripescaggio della denizione agevolata per vecchi ruoli, per cui si era avviato il percorso di rottamazione ma si era interrotto il pagamento delle rate, prevedevano un perimetro di interesse di circa 600 mila decaduti.
La rottamazione lascia spiragli
G iochi (quasi) fatti per chi ha presentato istanza di riammissione alla rottamazione quater: non si torna indietro e non vi è possibilità di modifica dei piani richiesti con le domande presentate entro il 30 aprile salvo l’utilizzo del servizio ContiTu per “abbandonare” i versamenti relativi ad alcuni carichi. Il ContiTu, utilizzato anche per le precedenti definizioni agevolate delle cartelle, sarà utilizzabile anche per le riammissioni alla rottamazione 4 e dovrebbe essere attivato sul sito dell’agenzia delle entrate riscossione a partire dal 30 giugno 2025, il termine entro il quale i debitori riceveranno “il conto” del fisco nella comunicazione delle somme dovute. Contestualmente resta utilizzabile il ContiTu anche per i “regolari” della rottamazione quater ovvero coloro che non sono decaduti ed hanno i piani di pagamento in essere
In arrivo nuove regole per la determinazione delle tariffe della Tari
Struttura tariffaria quadrinomia o trinomia, eliminazione dei coefficienti Ka, ridefinizione dei coefficienti Kb, unificazione dei coefficienti di produttività dei rifiuti da parte delle utenze non domestiche (Kd) a livello nazionale, impostazione a matrice dei coefficienti Kd, parametrizzazione della quota variabile delle utenze non domestiche anche sulla base del profilo di propensione alla produzione di rifiuti, ripartizione dei costi tra utenze domestiche e non domestiche in base alla stima dei rifiuti prodotti dalle utenze domestiche. Sono questi alcuni degli elementi più rilevanti che l’Arera ha fornito con la deliberazione n. 179 del 15/04/2025 nell’ambito degli orientamenti iniziali per i primi criteri di articolazione tariffaria agli utenti del servizio di gestione dei rifiuti urbani. L’articolo 1, comma 527, della legge 205/2017 ha conferito all’Arera, nell’ambito dei poteri regolatori in materia di rifiuti, anche il compito di predisporre e aggiornare il metodo tariffario per la determinazione dei corrispettivi del servizio rifiuti. Con deliberazione n. 56/2025, l’Arera, dopo aver svolto un’indagine conoscitiva (deliberazioni n. 41/2024 e 43/2025) ha avviato il procedimento per il riordino in materia di articolazione dei corrispettivi del servizio di gestione dei rifiuti urbani, vale a dire dei criteri per il calcolo delle tariffe (Dpr 158/99-commi 652-668, legge 147/2013).
**