Comuni, ossigeno per la spesa, verso l’utilizzo degli introiti da parcheggi e tassa soggiorno. Tari: in arrivo il bonus sociale. Cosap non dovuta se non c’è obbligo della concessione.
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Comuni, ossigeno per la spesa, verso l’utilizzo degli introiti da parcheggi e tassa soggiorno.
Una boccata d’ossigeno per le spese correnti dei comuni. L’obiettivo è consentire ai municipi di continuare a erogare i servizi essenziali ai cittadini. E la ricetta passa dalla possibilità di utilizzare, in via transitoria e solo per il biennio 2025-2026, il 50% dei proventi derivanti da una serie di entrate proprio a copertura delle spese correnti, derogando ai vincoli di destinazione previsti dalla legge. Lo prevede un emendamento (8.013) a firma del deputato della Lega Alberto Gusmeroli prima dichiarato inammissibile e riammesso ieri. Su 90 richieste di riesame, le commissioni affari costituzionali e lavoro che stanno esaminando il decreto legge p.a.(dl n.25/2025) ne hanno approvate 36, giudicando i relativi emendamenti non estranei alla pubblica amministrazione.
Tari: in arrivo il bonus sociale.
L’Arera ha la facoltà di introdurre, nell’aggiornamento del metodo tariffario per la determinazione dei corrispettivi del servizio integrato dei rifiuti (delibera Arera n. 57/2025), meccanismi di gradualità, per un periodo di 12 mesi nell’applicazione delle agevolazioni tariffarie. Con l’emanazione dei provvedimenti attuativi da parte dell’Arera sarà necessario che siano chiariti sin da subito alcuni dubbi applicativi, come ad esempio, la gestione delle riduzioni per l’anno 2025, considerando che molti Comuni provvederanno già nei primi mesi dell’anno all’invio degli avvisi di pagamento del tributo (alcuni già tenendo conto delle tariffe che saranno deliberate per l’anno 2025 entro il prossimo 30 aprile). Da capire anche il rapporto del nuovo bonus sociale con le riduzioni già previste in molti regolamenti comunali (articolo 1, comma 660, della legge 147/2013) e in particolare se le agevolazioni comunali assorbono oppure si aggiungono a quella stabilita dall’Arera. Da definire anche la nuova componente perequativa, confidando che siano superate le criticità evidenziate dalle componenti già esistenti dal 2024 (in primis la problematica data dall’obbligo di versamento alla Csea delle somme “bollettate” a prescindere dall’incassato), specie nelle sue modalità applicative, considerato che le sue regole saranno definito ad anno abbondantemente iniziato.
Cosap non dovuta se non c’è obbligo della concessione.
Può essere ritenuta legittima la richiesta del pagamento del Cosap in assenza di esenzioni nei confronti del concessionario autostradale; tuttavia il presupposto che non ci sia l’obbligo di munirsi di concessione per occupare il suolo pubblico comporta che il canone non sia dovuto; è quanto affermato dalla Cassazione, con l’ordinanza n. 5775/2025. Per la Cassazione l’occupazione del soprasuolo non poteva ritenersi abusiva, come contestato nel verbale.
Il video
https://www.youtube.com/watch?v=WfnE6T59b5k
Il podcast
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Stampa & Tributi del 02 Aprile 2025